Mi chiamo Danijel ma è ormai dai tempi della scuola superiore che i miei amici mi chiamano Ringhio (alcuni di loro non sanno nemmeno che mi chiamo Danijel). Nella vita mi occupo principalmente di software e programmazione, ma nella mia vita parallela sono un homebrewer e appassionato di birra.
Il mio primo contatto con il mondo del homebrewing è stato proprio verso fine della scuola superiore, quando sono andato a casa di un mio compagno di classe e questo mi ha offerto una birra prodotta da lui. Inutile dire che all’epoca non ci capivo nulla di birra, ma la cosa mi colpì particolarmente, e appena tornato a casa chiesi a mio papà – che da tutta la vita produce vino a livello casalingo – se avesse voglia di provare a fare la birra con me. Disse di sì e qualche giorno più tardi ci recammo presso un negozio specializzato a comprare il mio primo kit composto da fermentatore e gorgogliatore, tappi e tappatrice, credo paletta e densimetro, detergente (non sanitizzante!) e naturalmente un barattolo di malto preparato. Non ricordo con precisione come sia stata quella birra, l’inesperienza era totale, l’ignoranza di tecniche e trucchi anche, abbiamo seguito le istruzioni sul foglietto allegato al barattolo e abbiamo sanitizzato tutto con del semplice detergente, ma ricordo molto bene che sia io che mio papà eravamo molto felici e soddisfatti del risultato e ci siamo bevuti fino all’ultima goccio di quella birra.
Da quella volta ho fatto diverse birre con mio papà, non ricordo nemmeno quante. Ricordo che alcune erano buone altre meno, ma tenete presente che all’epoca non sapevo nemmeno che esistessero le alte e le basse fermentazioni.
A seguire ci fu un periodo vuoto, fino circa alla mia trentina in cui sistemando la cantina ho ritrovato il mio vecchio fermentatore e decisi di rifare una birra da kit. Questa birra ricordo bene che fu un fallimento totale.
Qualche anno più tardi, precisamente nel 2017, mi sono iscritto a un workshop di homebrewing all-grain presso la sede di Mr.Malt, fornitore di birrifici e homebrewers. Pensavo che fare birra partendo da grano e luppolo fosse complicatissimo, ma quel giorno ho cambiato idea: ho visto che non era difficile, che aveva molto più senso che fare da kit, che potevo fare tutto ciò che volevo e quindi andò a finire che tornai a casa con oltre 100€ in meno sul conto spesi tra attrezzatura e ingredienti.
Anche stavolta i miei genitori mi hanno aiutato in svariati modi:
Mamma hai una pentola grande?
Papà facciamo un mulino da una tirapasta?
Mi prestate i fornelloni?
Posso prendervi il tubo di rame in soffitta per fare una serpentina?
A seguire cominciai a fare birre con una qualità decisamente superiore rispetto a prima, cominciai a costruirmi attrezzature aggiuntive, a partire da una cella di fermentazione finché l’anno successivo un mio amico mi mandò la foto di un articolo sul giornale che nella mia città avrebbero inaugurato un’associazione di Homebrewers la stessa sera: ed è da quella sera che sono Socio di Homebrewers Gorizia, diventando successivamente anche membro del Consiglio Direttivo nonché webmaster.
Ed è stato proprio in quest’Associazione che le mie conoscenze sono migliorate notevolmente, la passione è aumentata assieme alle tecniche e ai risultati, fino a spingermi, sempre grazie a loro, al mondo della degustazione e dell’analisi della birra.
Ringhio